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I cunde sbagliate

COMMEDIA COMICA IN DIALETTO IN DUE ATTI
Testo e regia di Michele Norillo

 Interpreti
Antonio Cappiello
Cinzia Citarelli
Mirna Colecchia
Giovanni Mancini
Michele Norillo
Antonella Viggiano

 Regia
Michele Norillo

 Trama
Storia vecchia e sempre attuale quella de I cunde sbagliate: un padre diventa vecchio e i figli pensano più alla futura eredità che a prendersi cura di chi li ha messi al mondo. L’anziano Biasillo (Giovanni Mancini) ha due due figli – Liluccia (Antonella Viggiano) e Petrino (Michele Norillo): i due, però, vista l’età avanzata del padre, più che prendersene cura, pensano a ricoverarlo in un ospizio. Il motivo è semplice: mirano all’eredità e alla casa. Ma il vecchio Biasillo non è così male in arnese come pensano i suoi figli, anzi… si organizza per metterli alla prova e capire quanto davvero gli vogliono bene e tengono a lui. Perciò il vecchio organizza una sorta di gioco, una farsa in effetti, che gli permetterà di scoprire le vere intenzioni dei due. La commedia di Michele Norillo mette in scena altri personaggi, che concorrono a rendere frizzante la storia: la vicina di casa Sofia (Mirna Colecchia) e sua figlia Brigida (Cinzia Citarelli) con il fidanzato Guiduccio (Antonio Cappiello).

 Photogallery

Al via la 21a stagione teatrale Enarché: in scena la commedia Ce vuleve skitte’a pandemia il 22/10; a seguire quattro repliche fino al 6/11.

Un nuovo inizio nel segno della voglia di positività, nel desiderio di lasciarsi – se possibile – alle spalle anni e tempi difficili: con il consueto spirito condito di allegria e buonumore la Compagnia Enarché si appresta a dare il via alla sua 21a stagione teatrale sul palcoscenico. Sabato 22 ottobre al Teatro Regio di Capitanata di via Guglielmi, 8a (c/o Chiesa Madonna del Rosario) (a dare il via agli spettacoli sarà la commedia Ce vuleve skitte’a pandemia, scritta e diretta da Matteo Bonfitto e Mirna Colecchia.

“Vogliamo ripartire con ottimismo, facendo ridere e sorridere il nostro pubblico, andando a raccontare con le risate una situazione che abbiamo vissuto tutti, ovvero quella della pandemia con tutte le sue conseguenze.” Sono le parole di Carlo Bonfitto, presidente di Enarché, che dà anche qualche anticipazione sugli spettacoli a venire: a metà novembre una compagnia teatrale di San Giovanni Rotondo porterà al Teatro Regio di Capitanata un classico partenopeo, ossia Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta. La messinscena rientra nella consolidata abitudine di invitare al Teatro Regio di Capitanata gruppi teatrali associati alla FITA (Federazione Italiana Teatro Amatoriale), della quale Carlo Bonfitto, presidente di Enarchè, è delegato regionale.

“Nella stagione che sta per avere inizio – prosegue Bonfitto – torneranno gli spettacoli per famiglie messi in scena dalla Compagnia MAG (Movimento Artistico Giovanile) Ancora, l’attrice e regista Maria Staffieri, veterana del palcoscenico e della compagnia Enarché, sta allestendo uno spettacolo comico in forma di parodia di un classico della letteratura, show che vedrà in scena molti attori e attrici cari al pubblico di Enarché.”

La trama di Ce vuleve skitte’a pandemia – Come si vive e – soprattutto – si convive quando si è obbligati a restare in casa per settimane e mesi? È una situazione non facile che tutti abbiamo dovuto affrontare nel 2020 e che si trovano a vivere i protagonisti della commedia. Al centro della storia sono il marchese Eugenio e i suoi familiari. Una grande famiglia in effetti, dotata di governante e maggiordomo. La coabitazione farà nascere contrasti, equivoci e fraintendimenti – inevitabili – tra i tanti e tante che la pandemia ha confinato in casa. Il tutto condito, naturalmente, da risate, come – ad esempio – quando entra in funzione una specie di sistema di allerta per tutelarsi dall’infezione del virus.

Nutrito il cast della commedia: in ordine di entrata calcheranno le tavole del palcoscenico saranno Maria Elena Mastrangelo, Shirina Spagnoli, Lelio Lico, Enrico Lioce, Mario Ricciardi, Rosanna Rabbaglietti, Paola Lo Muzio, Debora Delli Carri, Francesco Lemme, gli autori Mirna Colecchia e Matteo Bonfitto, Michele Dalessandro.

Ha curato le scenografie Maria Grazia De Rosa, mentre Angela Infante ha preparato i costumi; il reparto audio-luci è a cura di Cristina Uricchio; foto di scena di Alessandro Forcelli.

La messinscena – una pièce comica in due atti in dialetto foggiano, verrà replicata, dopo la “prima” del 22 ottobre, anche il 23, 29 e 30 ottobre e domenica 6 novembre.

I biglietti si potranno acquistare direttamente in teatro (preferendo la prenotazione telefonica) o anche utilizzando il circuito di prevendita on line www.vivaticket.com.

Ricordiamo che l’ingresso agli spettacoli è aperto a tutti, senza vincolo di tesseramento; non ci sono limitazioni alla capienza della sala teatrale.

A tutela della sicurezza degli ospiti dopo ogni spettacolo sarà garantita la sanificazione ambientale certificata. La struttura teatrale, inoltre, è dotata di impianto di aspirazione meccanica continua.

Ce vuleve skitte ’a pandemia
Commedia comica in dialetto in due atti
Testo e regia di Matteo Bonfitto e Mirna Colecchia
Con: Maria Elena Mastrangelo, Shirina Spagnoli, Lelio Lico, Enrico Lioce, Mario Ricciardi, Rosanna Rabbaglietti, Paola Lo Muzio, Debora Delli Carri, Francesco Lemme, Mirna Colecchia, Matteo Bonfitto, Michele Dalessandro.

Porta: ore 20.30; inizio spettacolo: ore 21.00

I cunde sbagliate: dal 4 febbraio in scena al Teatro Regio di Capitanata di Foggia la commedia dolce-amara di Michele Norillo sul rapporto tra genitori e figli.

Torna sulle tavole del palcoscenico – manca da ben 18 anni – I cunde sbagliate, commedia in vernacolo foggiano scritta, diretta e interpretata da un veterano del teatro, Michele Norillo. La “prima” andrà in scena il prossimo sabato 4 febbraio e a seguire domenica 5. L’appuntamento è fissato naturalmente al al Teatro Regio di Capitanata di via Guglielmi, 8a (c/o Chiesa Madonna del Rosario), sede della Compagnia Enarché, che quest’anno intrattiene il suo pubblico con la sua 21a stagione teatrale.

Come sempre nelle commedie di Norillo le risate non mancheranno, ma ugualmente non mancheranno le riflessioni, visto il tema dello spettacolo, ovvero le difficili e non sempre disinteressate relazioni tra padri e figli quando i genitori diventano anziani.

La commedia, dopo le prime due rappresentazioni alle quali potranno accedere anche i non tesserati Enarché, verrà replicata il 12-18-19-25-26 febbraio e il 4-5-11-12 marzo prossimi.

Nota importante: la Compagnia Enarché ha riaperto il tesseramento dei soci, pertanto alle rappresentazioni del 12-18-19-25-26 febbraio e il 4-5-11-12 marzo potranno accedere gli spettatori che saranno regolarmente tesserati come soci Enarché.

La trama Storia vecchia e sempre attuale quella de I cunde sbagliate: un padre diventa vecchio e i figli pensano più alla futura eredità che a prendersi cura di chi li ha messi al mondo. L’anziano Biasillo (Giovanni Mancini) ha due due figli – Liluccia (Antonella Viggiano) e Petrino (Michele Norillo): i due, però, vista l’età avanzata del padre, più che prendersene cura, pensano a ricoverarlo in un ospizio. Il motivo è semplice: mirano all’eredità e alla casa. Ma il vecchio Biasillo non è così male in arnese come pensano i suoi figli, anzi… si organizza per metterli alla prova e capire quanto davvero gli vogliono bene e tengono a lui. Perciò il vecchio organizza una sorta di gioco, una farsa in effetti, che gli permetterà di scoprire le vere intenzioni dei due. La commedia di Michele Norillo mette in scena altri personaggi, che concorrono a rendere frizzante la storia: la vicina di casa Sofia (Mirna Colecchia) e sua figlia Brigida (Cinzia Citarelli) con il fidanzato Guiduccio (Antonio Cappiello).

Ha curato le scenografie Maria Grazia De Rosa, mentre Angela Infante ha preparato i costumi; il reparto audio-luci è a cura di Cristina Uricchio; foto di scena di Alessandro Forcelli.

I biglietti si potranno acquistare direttamente in teatro (preferendo la prenotazione telefonica) o anche utilizzando il circuito di prevendita on line www.vivaticket.com.

L’ingresso agli spettacoli è aperto a tutti; non ci sono limitazioni alla capienza della sala teatrale.

A tutela della sicurezza degli ospiti dopo ogni spettacolo sarà garantita la sanificazione ambientale certificata. La struttura teatrale, inoltre, è dotata di impianto di aspirazione meccanica continua.

I cunde sbagliate
Commedia in vernacolo foggiano in due atti
Testo e regia di Michele Norillo
Con: Antonio Cappiello, Cinzia Citarelli, Mirna Colecchia, Giovanni Mancini, Michele Norillo, Antonella Viggiano.
Sabato 4 e domenica 5/2/2023 (accesso anche ai non tesserati Enarché); in scena 12-18-19-25-26/2 e il 4-5-11-12/3/2023.

Porta: ore 20.30; inizio spettacolo: ore 21.00

Cattivissimi noi: una commedia musicale per ogni età domenica 29 gennaio al Teatro Regio di Capitanata; il Movimento Artistico Giovanile porta in scena i cattivi delle favole.

Tornano in scena al Teatro Regio di Capitanata di Foggia via Guglielmi, 8a (c/o Chiesa Madonna del Rosario) gli spettacoli di teatro famiglia, una sezione importante nel programma della Compagnia Enarchè: domenica 29 gennaio alle 17.30 il MAG (Movimento Artistico Giovanile) presenterà al pubblico Cattivissimi noi, una commedia musicale scritta e diretta da Flavio Marigliani.

Spettacolo per tutti dunque, non solo per i più piccoli, che vedrà ritornare sul palco di via Guglielmi il MAG, che dal 2010 opera in ambito teatrale proponendo un percorso didattico e artistico attraverso spettacoli, corsi di teatro e workshop allo scopo di riavvicinare le famiglie (adulti e bambini insieme) al mondo del teatro.

“La messinscena di Cattivissimi noi è per tutti noi motivo di gioia – afferma il presidente di Enarché Carlo Bonfitto -; gli spettacoli di teatro famiglia hanno sempre avuto spazio nel nostro cartellone e siamo ben felici di riaccogliere sul palco gli amici del Movimento Artistico Giovanile, veterani della scena e habitué del Teatro Regio di Capitanata.”

La trama. Che cosa succede se tutti i “cattivi” delle favole decidono di ribellarsi al consueto lieto fine delle rispettive storie? Stanchi di essere sempre relegati a personaggi secondari, antagonisti o – peggio ancora – di risultare antipatici ai bambini, folletti dispettosi, gnomi e streghe in cerca di rivincita, decidono di organizzare una rivolta per diventare loro gli eroi e i protagonisti delle favole. Ecco allora che si radunano tutti nel regno degli Inferi per eleggere il capo che guiderà la rivolta contro i “buoni”. Si fanno avanti Tremotino, folletto dispettoso; Maga Magò, la maga più potente del mondo; Malefica, la regina delle streghe, e persino il terribile Ade, re degli Inferi. Ma la scelta non è semplice e i candidati decidono di affrontarsi in una sfida all’ultima magia per stabilire a chi di loro dovrà andare il comando, finché la situazione non sfuggirà di mano e allora… ne vedremo delle belle! Uno spettacolo all’insegna di ironia e divertimento, adatto a tutta la famiglia e che coinvolge un pubblico di ogni età, guardando alle fiabe tradizionali da un punto di vista tutto nuovo! Una storia per imparare a non basarsi solo sulle prime impressioni, perché in fondo i “cattivi” delle favole… non sono poi veramente così cattivi e magari, talvolta, possono essere anche simpatici: basta solo conoscerli!

Musiche e canzoni della commedia sono state scritte da Antonio Cicognara; le coreografie e le scene sono state curate rispettivamente da Paolo Cives e Antony Rosa, mentre dei costumi si sono occupati Monica Raponi ed Antony Rosa; responsabile dell’impianto audio-luci è Giuseppe Barillari; a Valeria Nardella è affidata la direzione artistica dello spettacolo.

Fotografo di scena Alessandro Forcelli.

I biglietti si potranno acquistare direttamente in teatro (preferendo la prenotazione telefonica) o anche utilizzando il circuito di prevendita on line www.vivaticket.com.

Ricordiamo che l’ingresso agli spettacoli è aperto a tutti, senza vincolo di tesseramento; non ci sono limitazioni alla capienza della sala teatrale.

A tutela della sicurezza degli ospiti dopo ogni spettacolo sarà garantita la sanificazione ambientale certificata. La struttura teatrale, inoltre, è dotata di impianto di aspirazione meccanica continua.

Il Movimento Artistico Giovanile (MAG) presenta

Cattivissimi noi
Commedia musicale
Testo e regia di Flavio Marigliani
Con: Flavio Marigliani, Valeria Nardella, Gennaro Della Rocca
In scena: domenica 29/1/2023

Porta: ore 17.00; inizio spettacolo: ore 17.30

Miseria e nobiltà: sabato 12 novembre al Teatro Regio di Capitanata la compagnia Le piume del vento di San Giovanni Rotondo porta in scena la commedia di Eduardo Scarpetta.

Continua con la messinscena del teatro partenopeo – la commedia Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta – la 21a stagione teatrale della Compagnia Enarché. Sabato 12 novembre 2022 a portare sul palcoscenico del Teatro Regio di Capitanata di via Guglielmi, 8a (c/o Chiesa Madonna del Rosario) la commedia sarà la Compagnia teatrale Le piume del vento di San Giovanni Rotondo.

La messinscena rientra nella consolidata abitudine di invitare al Teatro Regio di Capitanata gruppi teatrali associati alla FITA (Federazione Italiana Teatro Amatoriale), della quale Carlo Bonfitto, presidente di Enarchè, è delegato regionale.

A parlare a nome della Compagnia Le piume del vento è Luigi Ciavarella, che dello spettacolo del 12 novembre prossimo è regista e interprete (veste i panni di Pasquale, l’amico di Felice). “Come compagnia teatrale con questo nome siamo attivi da un paio d’anni, ma la passione per il teatro è di vecchia data. Il nostro è un gruppo tanti giovani amanti del teatro e la nostra attività – oltre che in scena – è a tutto tondo: teniamo, come scuola di arti sceniche, corsi di recitazione, collaboriamo con le scuole e, quando è possibile, ci affacciamo anche sul grande schermo. Molte sono le presenze femminili nella compagnia: non a caso ho voluto che a interpretare il ruolo di Peppiniello (figlio di Felice Sciosciammocca) fosse una bambina, ovvero la piccola Dalila Gemma, di soli sette anni.

“La commedia – continua Ciavarella – verrà recitata in Italiano; la traduzione del dialetto napoletano è di Pia Martino (che ha anche un ruolo come attrice),

La trama Ingarbugliate, ricche di tanti personaggi, equivoci e situazioni tragicomiche le vicende di Miseria e nobiltà, che ha avuto anche una celebre trasposizione cinematografica negli anni ’50 con Totò e Sophia Loren.

Il nobile Eugenio ama Gemma, figlia di un cuoco arricchito. Il padre di Eugenio, il marchese Favetti, è contrario al matrimonio per le umili origini di Gemma. Eugenio allora si rivolge allo scrivano Felice Sciosciammocca (l’attore Marco Dotta) e Pasquale (Luigi Ciavarella), uno spiantato (di mestiere salassatore), i quali con le loro rispettive famiglie si fingono parenti nobili di Eugenio. Il tutto si complica perché il vero marchese Favetti è anche lui innamorato di Gemma e ne frequenta la casa sotto lo pseudonimo di Don Bebè. Il figlio Eugenio lo scopre e minaccia uno scandalo per ottenere il consenso del padre alle nozze…

Le scenografie della messinscena sono curate da Nunzio Augello, mentre la costumista è Rita Melchionda.

I biglietti si potranno acquistare direttamente in teatro (preferendo la prenotazione telefonica) o anche utilizzando il circuito di prevendita on line www.vivaticket.com.

Ricordiamo che l’ingresso agli spettacoli è aperto a tutti, senza vincolo di tesseramento; non ci sono limitazioni alla capienza della sala teatrale.

A tutela della sicurezza degli ospiti dopo ogni spettacolo sarà garantita la sanificazione ambientale certificata. La struttura teatrale, inoltre, è dotata di impianto di aspirazione meccanica continua.

Miseria e nobiltà
Commedia di Eduardo Scarpetta
Adattamento di Pia Martino
Regia di Luigi Ciavarella
Con: Luigi Ciavarella, Marco Totta, Yara Pesce, Pia Martino, Merilisa Lavorgna, Angelo Mimmo, Michele Canistro, Dalila Gemma, Annamaria Grifa, Donato Antonio Dragano, Rosanna Gemma, Michelangelo Tamburrano, Giovanni Taggio, Antonietta Falcone, Francesca Cotrufo, Laura Monaco.

Porta: ore 20.30; inizio spettacolo: ore 21.00

Ce vuleve skitte’a pandemia

COMMEDIA COMICA IN DIALETTO IN DUE ATTI
Testo e regia di Matteo Bonfitto e Mirna Colecchia

 Interpreti
Maria Elena Mastrangelo
Shirina Spagnoli
Lelio Lico
Enrico Lioce
Mario Ricciardi
Rosanna Rabbaglietti
Paola Lo Muzio
Debora Delli Carri
Francesco Lemme
Mirna Colecchia
Matteo Bonfitto
Michele Dalessandro.

 Regia
Matteo Bonfitto e Mirna Colecchia

 Trama
Come si vive e – soprattutto – si convive quando si è obbligati a restare in casa per settimane e mesi? È una situazione non facile che tutti abbiamo dovuto affrontare nel 2020 e che si trovano a vivere i protagonisti della commedia. Al centro della storia sono il marchese Eugenio e i suoi familiari. Una grande famiglia in effetti, dotata di governante e maggiordomo. La coabitazione farà nascere contrasti, equivoci e fraintendimenti – inevitabili – tra i tanti e tante che la pandemia ha confinato in casa. Il tutto condito, naturalmente, da risate, come – ad esempio – quando entra in funzione una specie di sistema di allerta per tutelarsi dall’infezione del virus.

 Photogallery

E ije che me vleve curà i nirve

COMMEDIA IN DUE ATTI IN VERNACOLO FOGGIANO
di FULVIO DI MARTINO

 Interpreti
Amalia Ponziano
Consiglia Albanese
Giustina Ruggiero
Fulvio di Martino
Antonio Cappiello
Amedeo De Paolis
Fulvio di Martino
Nino di Chio
Armando Granato
Silvio Granpastore
Maristella Mazza
Michele Norillo
Giacomo Presti
Giuseppe Presti
Waida Vinciguerra

 Regia
Fulvio di Martino

 Trama
Lo spettacolo, in vernacolo, narra le vicende di un uomo con moglie e due figlie che decide di trascorrere le vacanze in una località di montagna per distendersi i nervi. Accade di tutto: entrano in campo una coppia di sfruttatori sfaccendati e uno spasimante delle due figlie ( gemelle), solo per cominciare. A complicare ancora di più la trama e la presenza di un gangster italo-americano e una vicenda di soldi tant’è che una moglie si ritrova ad essere data in prestito.

P’ù bene che ce vulime

COMMEDIA IN DUE ATTI IN VERNACOLO
di MICHELE NORILLO

 Interpreti
Giovanni Mancini
Michele Norillo
Amalia Ponziano
Lidia Delle Noci
Maristella Mazza
Armando Granato

 Regia
Michele Norillo

 Trama
Sullo sfondo degli anni Sessanta, si sviluppano le storie di due dinastie che proprio non vogliono incontrarsi e fondersi per un matrimonio di interesse: ne sono certi sopratutto i più giovani e ribelli delle famiglie. Una storia incastonata in quel mitico decennio pronto alla rivoluzione e alla modernità ma che, in fondo, è sempre estremamente attuale, tanto da poter essere raccontata oggi e sicuramente anche domani.

Grazia, Graziella e Graziò

ADATTAMENTO IN DUE ATTI IN VERNACOLO LIBERAMENTE TRATTO DA ‘LE TRE MARIE’ di V. Dipiramo
di MICHELE NORILLO

 Interpreti
Mancini Giovanni
Michele Norillo
Antonio Cappiello
Fulvio di Martino

 Regia
Michele Norillo

 Trama
Tre sorelle zitelle che nell’immediato dopoguerra, malgrado la “tarda” età, sono ancora alla ricerca di evasioni. Uno spaccato di vita anni cinquanta ambientato nel borgo antico di Foggia. La ricerca termina con l’arrivo di un evaso che trova rifugio nella loro abitazione. Questa “situazione” andrà a sconvolgere la quotidianità delle tre sorelle.