COMMEDIA IN DUE ATTI IN VERNACOLO FOGGIANO
Interpreti
Mancini Giovanni
Michele Norillo
Antonio Cappiello
Alessandra Pinto
Amalia Ponziano
Domenico Cavallo
Giuseppe Ronzino
Giustina Ruggiero
Regia
Maria Staffieri
Trama
Pasquale Liffone, sogna Dante Alighieri che gli porge un foglio con quattro numeri e il suo nome, che indicano sia i numeri con cui Pasquale vincerà una quaterna sia la data della sua morte. La vicenda, quindi, si articola nell’attesa della vincita e della morte.
RAPPRESENTAZIONE TEATRALE IN DUE TEMPI
di MARIA STAFFIERI
Interpreti
Antonio Cappiello
Fulvio di Martino
Roberta Mancini
Maria Staffieri
“Dauna Moresca”
Rina Santoro (voce)
Mauro del Grosso ( plettri/flauti)
Pasquale Rinaldi (flauto)
Lello Santomarco (chitarra/voce)
Gino Saracino (plettri/percussioni)
Regia
Maria Staffieri
Trama
Lo spettacolo “TEATRO e MUSICA” è un breve escursus della canzone napoletana dal 1200 i poi. Le maschere sono quelle popolari che rispecchiano problemi di sempre: bisogni, amore, proteste, vendette. La seconda parte dello spettacolo invece è un atto unico di Antonio Petito. Il sipario si apre con papà Pulcinella ,onesto ed orgoglioso ciabattino e sua figlia Ritella desiderosa di convolare a nozze per uscire dalla quotidiana vita di stenti. Una famiglia in miseria che vive nei bassi napoletani, dove ogni giorno è una lotta per poter portare a tavola un piatto di minestra. Un giovane universitario un po’ grossolano ma di ricca famiglia sembra essersi invaghito della povera figliola. Così tra colpi di scena, equivoci, scarpe da riparare e neonati da cullare, il matrimonio «si combina».
COMMEDIA IN DIALETTO IN DUE TEMPI
di MICHELE NORILLO
Interpreti
Antonio Cappiello
Fulvio di Martino
Alessandra Pinto
Michele Norillo
Giustina Ruggiero
Daniela Balta
Michele Cristinziani
Giovanni Mancini
Amalia Ponziano
Mimmo Mazza
Michela Quirito
Regia
Maria Staffieri
Trama
Una rappresentazione tutta scarpettiana nell’ispirazione, tutta francese nello stile e nell’intreccio. Una voudeville di incrocio francese – napoletano i cui meccanismi del racconto, quali strumenti ad orologeria, funzionano fin dal primo atto dove figurano tutti i personaggi della vicenda. C’è don Felice Scioscammocca intraprendente corteggiatore di Carmela, moglie dell’avvocato Scigna, fedele al marito a condizione che egli faccia altrettanto e tanti altri personaggi, ognuno con un solo ed unico problema, l’infedeltà del proprio partner. Nel corso della rappresentazione si maturano equivoci ed intrecci, dove insospettabili ospiti della Pensione ‘Ndunette, Rosina e Saverio, si trovano a mischiare le loro personali vicende alle vicende degli ospiti della pensione che per fortuite coincidenze si trovano a frequentare tutti la stessa stanza …. la 17. Alla fine il classico scioglimento nel consueto “vogliamoci bene”, tipica conclusione della commedia scarpettiana.
COMMEDIA DIALETTALE IN DUE ATTI
di MATTEO BONFITTO
Interpreti
Matteo Bonfitto
Fulvio di Martino
Donatella Damato
Alessandra Pinto
Giovanni Mancini
Regia
Fulvio di Martino
Trama
In una Foggia moderna, tra la curiosità di chattare per intrecciare nuove amicizie tutte in “ rosa” e rimpatriate tra vecchi compagni di scuola, si svolge la vita matrimoniale di Giacomo e Gaia. Il marito stressato dall’eccessiva gelosia della moglie, maniaca della pulizia casalinga, sfoga le sue amarezze con i suoi amici di sempre: Giovanni, instancabile sciupafemmine e Gennaro, timido psicologo. Così tra sedute psicanalitiche e fidanzate “spuntate” dalla tastiera di un computer, la gelosia di Gaia andrà alle stelle. Un cocktail di spumeggianti e strani “triangoli” dell’amore, una miriade di equivoci, di inviti a cena mancati, rendono la commedia ricca di emozioni e risate.
I SPINE IND’A SACCHE
DUE ATTI UNICI IN VERNACOLO FOGGIANO
di MICHELE NORILLO
Interpreti
Consiglia Albanese
Antonio Cappielloi
Fulvio di Martino
Giovanni Mancini
Roberto Moretto
Michele Norillo
Antonella Viggiano
Regia
Fulvio di Martino
Trama
Una commedia dialettale in due atti, ambientata nella vecchia Foggia. Filo conduttore è l’avarizia, espressa non solo dall’essere parco ma anche dal non dimostrare sentimenti. Protagonista il cav. Serafino Scorzo che pur di accumulare quattrini conduce una vita da miserabile: poco cibo (solo pane e patate), vestiti rammendati e vita sociale ridotta a zero. Così tra le lamentele della moglie e del figlio, ecco che la vita del cavaliere sembra prendere una brutta piega, arrivano i primi scossoni che fanno traballare le sue certezze, o meglio il suo patrimonio economico. A scoprire gli “altarini” ci pensa il fedele cameriere, Armando che da semplice ed ingenuo servitore si trasforma in un signorotto, consigliato da uno strambo avvocato.